domenica 19 gennaio 2020

Marino Salvador biografia e critica a cura di Rita Mascialino per la Maison d'Art di Padova


Marino Salvador – Udine

MARINO SALVADOR è nato a Udine il 10 marzo del 1958 e risiede a Variano UD. Dopo gli studi ha lavorato nell’azienda metalmeccanica di famiglia dove ha potuto apprendere le più varie tecniche della lavorazione dei metalli che ha poi applicato nella scultura. Appassionato di arte dalla più giovane età, è scultore in bronzo, alluminio, ferro, rame zinco tra l’altro, è pittore a olio e in acrilico, a pastello matita e acquarello, è grafico e fotografo d’arte, serigrafo. Dotato di eccellente manualità, costruisce da sé molti dei suoi strumenti espressivi per varie specialità, anche il bromografo e la giostra serigrafica per le serigrafie, adattandoli alle sue esigenze artistiche. Ha compiuto viaggi e soggiorni prolungati all’estero grazie ai quali ha conosciuto usi e costumi di vita diversi da quelli del Friuli arricchendo così la sua esperienza in campo umano ed è potuto venire in contatto con grandi artisti noti internazionalmente, dai quali ha appreso le tecniche più varie per le arti visive. Ha soggiornato, tra l’altro, a Parigi e a Londra, in Spagna, in Germania, in Svizzera, in tutta l’Europa orientale e balcanica. Ha viaggiato e vissuto anche, tra l’altro, in Africa, negli Stati Uniti, in Giappone. Ha tenuto numerosissime Mostre in tutto il mondo divenendo noto in importanti circoli artistici, anche Musei e Gallerie famose. Da poco lasciato il lavoro, si dedica completamente all’arte continuando a tenere Mostre in Italia, in Europa, all’estero in molti Paesi. È artista esclusivo del Premio Letterario Nazionale ‘Franz Kafka Italia ®’ e del Premio Nazionale di Poesia ‘Secondo Umanesimo Italiano ®’ fondati e presieduti da Rita Mascialino. Di lui hanno scritto e scrivono i più noti critici d’arte italiani e stranieri in recensioni e interviste su quotidiani e riviste specializzate, in trasmissioni televisive e radiofoniche, tra di essi Luis Desgranges, Luis Poncet, Renzo Biagi, Natale Zaccuri, Paolo Gatteis, Gabriella Machne e tanti altri. Ha conseguito numerosi Premi nazionali ed internazionali ed è stato insignito dell’Ordine Cavalleresco di Malta con investitura a Villa Manin di Passariano UD. Artista inserito a pieno titolo nella Storia delle arti visive, in uno dei suoi importanti filoni culturali Marino Salvador ha ripreso e continuato i tratti fondamentali della pop art di Andy Warhol, tuttavia non in senso epigonale, imitativo, bensì trasferendo i ritratti più celebri di Warhol, con l’aggiunta di ulteriori, nel nuovo contesto della società contemporanea italiana e mondiale, quindi trasformandoli secondo la diversa prospettiva sulla vita connotante l’attualità sul piano dell’evoluzione storico-culturale, sociale, dei valori. I suoi Ritratti in frammentazione: Personaggi Pubblici che ritraggono tra gli altri personaggi la stessa Marilyn Monroe e Dalì, già ritratti da Warhol, offrono sul piano visivo il forte cambiamento dell’uomo del Duemila rispetto agli anni Sessanta del Novecento, un uomo che appare ormai lontano da ogni consumismo e superficialità e che si mostra inserito in un più sofferto approfondimento della sua interiorità (Mascialino 2019).

Dalla critica di Rita Mascialino, in Rassegna di scrittori, poeti e artisti – Immagini e parole (2019 Cleup Editrice Università di Padova), Marino Salvador: Ritratti in frammentazione (135-139):

(…) La citata frammentazione del rappresentato è un Leitmotiv importante , dire alla base dell’arte di Marino Salvador, molto significativa in seno alla sua visione del mondo, complessa e profonnda. Attraverso di essa Salvador spezza l’organicità globale della percezione del reale per darne un’analisi fatta di geometrie del particolare, del dettaglio più minuto, geometrie che riflettono ed evidenziano la mente razionale dell’Artista, interessato ad una ricerca della verità al di là della prima intuizione globale dell’esperienza. Se questa è la motivazione generale a monte della presenza della frammentazione nell’arte di Salvador, vi è anche, fra il molto altro, l’inevitabile presenza collaterale della disgregazione della realtà, non più vista e posseduta armoniosamente dall’individuo della società attuale, questo sia in un’ottica di scientifizzazione e parcellizzazione analitica della vita e del mondo esterno, sia per la frantumazione sempre più rapida e più minuta dei grandi valori del passato iniziata in un tempo già lontano (…) per giungere ai giorni attuali alla perdita dell’integrità degli antichi valori morali, andati in pezzi (…) La frammentazione nell’arte di Salvador dunque esprime al meglio, pur con variazioni sul tema, anche e soprattutto la crisi attuale in cui è precipitato l’uomo – ritratto in cocci da ricomporre come un vaso rotto da recuperare (…) Marino Salvador non propone un ritorno alla tradizione, impossibile nel cammino inesorabile del tempo, ma propone comunque un recupero dell’identità umana in profondità (…) Una elaborazione della pop art, quella di Marino Salvador, che si realizza in un’epoca molto diversa da quella del suo sorgere, una pop art rivisitata che vuole condurre ad una diversa riflessione sulla vita come richiesto dai tempi attuali. Tali tempi risultano tutt’altro che pieni di energia esaltante come nella necessità della ricostruzione nel dopoguerra, bensì necessitano di un rientro dell’uomo in se stesso, di volontà di recuperare con la riflessione profonda e sincera, oggettiva, quanto di positivo aveva dato il passato, per imparare la lezione della storia e così contribuire a strutturare un futuro nuovo, migliore e salvare l’umanità da una decadenza indubbiamente iniziata e di cui occorra accorgersi quanto più sollecitamente come invita a fare Marino Salvador con i suoi interessanti Ritratti in frammentazione.”

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